Nell’ambito del progetto “Cento aquiloni per la pace”, per il quarto anno consecutivo la sezione milanese della Fondazione Angelo Frammartino onlus ha organizzato, dall’11 al 16 luglio 2011, una settimana di attività rivolte ad un gruppo di bambini rom del villaggio di via Novara 523, a Milano. Pubblichiamo il racconto di Pasquale e Silvia, i promotori dell’iniziativa.
Ormai i nostri giovani amici del Villaggio Rom di via Novara, a Milano, non ci chiedono più “se” ma “quando” si fa! Così il Campo estivo dedicato a loro è giunto alla quarta edizione e – visto l’esito positivo dello scorso anno – abbiamo pensato di proporre, pur con alcune variazioni, la collaudata formula dei “Sei giorni girovagando in lungo e in largo”: partenza al mattino con il mitico pullman blu nove posti, giornata trascorsa insieme all’aria aperta, rientro alla sera.
I giorni sono volati tra Verona, le Grotte di Toirano e la spiaggia di Borghetto Santo Spirito, la Dorsale lariana, la piscina di Lampugnano e il Centro Scolastico Gallaratese, Morimondo e la cascina di Ozzero, la tradizionale “pizzata” di sabato sera al Pianeta verde di Buccinasco e l’emozione di un giro nel centro di Milano a vedere la città illuminata a festa e i musicisti di strada che suonano in via Dante.
Il nostro gruppo di sette “giovanissimi e giovanissime” non ha perso occasione per esprimere vivacemente e intensamente una gioia che di momento in momento si faceva quasi ansia di vedere “tutto”: «[…] e adesso dove andiamo? […] e domani? […] e dopodomani?» e «possiamo fare anche questo?….[…] e quell’altro?».
Come sempre, ovunque, abbiamo trovato persone disposte ad accogliere con affetto i bambini e ad assecondare con premurosa sollecitudine ogni loro desiderio: i riccioli bruni e la vivacità della piccola Jessica, il sorriso di Aneta, il brio di Assan, l’intelligenza di Riamundo, l’espansività di Maradona, l’esuberanza di Anita, la silenziosa timidezza della piccola Nasir, hanno conquistato il cuore di tutti, “vecchi e nuovi amici” della Fondazione.
Questa mattina ci sembra strano rimanere a casa e, vedendo dalla finestra il pullman parcheggiato in strada, pensiamo a ieri sera: poco prima di mezzanotte, quando abbiamo riportato i bambini dalle loro mamme e dai loro papà, la piccola Jessica radiosa nel suo vestitino rosso, stringendo la bambola che le avevamo appena regalato, ci ha chiesto «[…] e la prossima volta dove ci portate?».
Siamo sempre in cammino, lungo la via che Angelo ci ha indicato!