Quest’anno il FrammaDay si è svolto il 27 e il 28 aprile al teatro Ramarini, in presenza quindi delle scuole di Monterotondo (1), dei loro alunni, dei loro docenti,dopo la lunga “pausa on line” a causa del covid.
E anche quest’anno il FD è stato l’evento che ha voluto ricordare la figura e l’esempio di Angelo, perché il suo messaggio di pace e di fratellanza sia trasmesso alle giovani generazioni.
Il saluto del Presidente
Ha aperto i lavori la prof Prandi che dopo un breve saluto a tutti i presenti ha dato la parola al presidente della Fondazione, che ha rivolto il proprio saluto personale alla famiglia di Angelo.
Poi, dopo aver dato il benvenuto e il proprio ringraziamento ai docenti e a tutti gli alunni presenti, ha voluto sottolineare che il nostro incontro avveniva idealmente alla Casa della Pace, quella casa che è di tutti i monterotondesi e che è stata possibile tirare su grazie al finanziamento della Regione Lazio, ma sopratutto grazie all’impegno di un piccolo grande uomo, del papà di Angelo.
La pace e la guerra
Quindi il presidente ha ricordato l’importanza della pace, un valore che deve essere difeso a qualsiasi costo nonostante i venti di guerra che stanno nuovamente attraversando l’Europa dove è ricomparso dopo tanti anni il linguaggio delle armi.
Ma ha voluto sottolineare che se la propria terra, la propria patria, la propria casa è invasa da un feroce esercito straniero, il ricorso alle armi si presenta come una necessità storica a cui occorre dare una risposta.
Così come è successo nel nostro paese durante la II G.M. quando fu necessario ricorrere alle armi per liberare l’Italia dalla feroce occupazione nazista e dal regime fascista, per ridare la libertà al nostro paese, così come avvenne con una partecipazione corale ed unitaria di tutte le forze antifasciste.
Anche qui a Monterotondo- ha ricordato- la sede dell’A.N.P.I. è dedicata ad Edmondo Riva, partigiano torturato e ucciso dai nazisti. Infine ha salutato ricordando l’importanza del messaggio di pace e di fratellanza che con tenacia invoca il Santo Padre, affinché i potenti della terra facciano tacere le armi e facciano ricorso alla trattativa per riportare pace e serenità al popolo ucraino.
Il ricordo di Angelo
Ha preso poi la parola la prof Paola Prandi che ha a sua volta ringraziato i presenti. Ha ricordato poi la figura di Angelo, il giovane volontario monterotondese caduto vittima di un attentato a Gerusalemme mentre portava solidarietà al popolo palestinese e ai ragazzi di quella terra martoriata con piccoli ma importanti atti di fratellanza, personalmente impegnato contro le discriminazioni e per l’accoglienza delle diversità, per dei valori cioè che rimangono lo scopo finale e centrale di questi incontri del FD negli anni.
Inclusione e diversità
Organizzazione volontariato scuole
La prof ha quindi ricordato che il FrammaDay di quest’anno non a caso è dedicato all’inclusione, “ALLA SCOPERTA DELLA DIVERSITA’.
Con questo obiettivo sono stati fatti una serie d’incontri preparatori con le scuole per mettere a punto i lavori e gli eventi da presentare in questa occasione.
C’è stata quindi tutta una fase organizzativa grazie alla quale è stato possibile che questa giornata sia “andata in onda”, e sia andata in onda la registrazione dell’evento da parte della Frammaradio, il nuovo prezioso strumento in adozione nella CdP. Prezioso è stato anche il contributo dei volontari del S.C.U. (2), così come il lavoro di raccordo di Stefania Di Marco. (3)
Tutto questo lavoro organizzativo svolto dalla prof con i suoi aiutanti è stato quindi indispensabile per portare a buon fine questo incontro, ma è stato altrettanto fondamentale soprattutto il lavoro e i lavori che hanno prodotto le scuole, quest’anno in verità particolarmente riusciti, commoventi per l’impegno e i risultati raggiunti.
Orchestre orchestrali attori lettori video coreografie
Difficile se non impossibile dare ragione di tutti e di tutto e del contributo di ogni singola scuola o classe, ma è possibile suggerire un’idea di quanto è stato fatto partendo dai ragazzi e dalle ragazze componenti dell’orchestra, anzi delle orchestre, delle band che si sono esibite numerose con tutti i loro strumenti sul palco del teatro spinti dalla direzione appassionata del/della loro docente; e ricordare poi tutti gli altri numerosissimi studenti, a volte giovanissimi, che hanno suonato, recitato, letto, cantato, danzato, realizzato coreografie e proiezioni video, dando vita ogni volta ad uno spettacolo nuovo, originale, intenso, ammirevole.
Per titoli
Ricordare solo alcuni dei “titoli”, alcuni dei lavori che sono andati in scena ci permette di suggerire l’ampiezza dei contributi: “Non lasciamolo solo contro questo mondo”, in cui gli studenti-attori sono stati eccellenti interpreti di una esibizione corale di non facile realizzazione, dando senso a quei valori dell’accoglienza del diverso e della solidarietà che sono centro e portatori di un messaggio di pace; “Tutti per Uno, Uno per Tutti”, un lavoro impegnativo eseguito con partecipazione e maestria, che ha rappresentato e raccontato un bel messaggio di fratellanza e di solidarietà “senza distinzioni di sesso, religione, etnia, condizioni sociali e personali, come recita l’art. 3 della nostra Costituzione.”; “Mi muovo in libertà”, un lavoro importante perché ha preso in esame “la disabilità uditiva nell’ambiente scolastico” e fornendo al contempo un contributo “tecnico-didattico” alla lotta contro le discriminazioni e per l’accoglienza delle diversità; il vivace e interessante lavoro che ha riproposto la condizione della donna a partire da alcuni personaggi femminili della letteratura, tema esemplare perché è un contributo alla lotta contro le discriminazioni; “Il viaggio di Farid” che con disegni e musiche ha riproposto nella giornata del FrammaDay alla nostra attenzione attraverso la storia di questo ragazzo il tema delle migrazioni, tema tragico che ci racconta quotidianamente discriminazioni di ogni sorta contro chi è costretto a fuggire dalla propria terra per inseguire la pace in terra; “Partigiani boomer e partigiani zeta”, che ha posto al centro l’importanza della trasmissione del “filo rosso” tra le generazioni affinché la memoria di quanto è successo nella storia recente del nostro paese e di quanto è costato e si è lottato per riconquistare la libertà, non venga dimenticato, diventi anzi patrimonio e messaggio per la difesa di quei valori e per la conquista della pace tra le genti.
Le due giornate del FD
Due giornate intense riassunte nell’ affermazione “per superare limiti e barriere e fare della diversità una ricchezza.”
(1) Erano presenti e hanno partecipato tutte le scuole di Monterotondo: dalle scuole superiori: Catullo, Frammartino, Cardano, Peano; agli IC: Campanari, Buozzi, Pirandello, Giovagnoli, Espazia.
(2) Irene Raponi, Davide Formato, Miles Gbai Tiago, Francesco Di Palma.
(3) Segretaria della Fondazione Angelo Frammartino.