Venerdì 20 febbraio, a Monterotondo, la sede di via Tirso dell’Istituto “Piazza della Resistenza” ha ospitato il FrammaOrienta 2015.
L’evento, promosso dalla Fondazione Angelo Frammartino in sinergia con gli Istituti di Istruzione Superiore di Monterotondo ha coinvolto circa seicento diplomandi offrendo l’opportunità di un primo contatto con il mondo accademico.
L’idea di “capovolgere la prospettiva”, in modo che non fossero gli studenti a visitare le Università, bensì le Università a portare la propria offerta formativa nella realtà scolastica, era maturata in seno al Comitato scientifico della Fondazione il quale, sotto l’esperta guida del direttore professor Mario Beccari, docente dell’Università Sapienza, ha elaborato un progetto impegnativo che ha dato vita a una intensa collaborazione tra la Fondazione Angelo Frammartino, gli Atenei e gli Istituti scolastici eretini.
Grazie alla preziosa collaborazione della professoressa Fulvia de Thierry, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piazza della Resistenza”, è stato possibile articolare la Giornata in tre fasi successive e in una molteplicità di presentazioni, simultanee ma localizzate in spazi differenti, che hanno consentito agli studenti di acquisire un ampio ventaglio informativo e di porre direttamente le proprie domande agli esperti orientatori.
Determinanti ai fini della realizzazione del progetto sono state la competenza tecnica e l’abnegazione con le quali Marco De Giovanni della classe V Liceo scientifico delle Scienze applicate dell’Istituto “Piazza della Resistenza” ha contribuito alla realizzazione di un sistema di video-conferenza, in modo che anche dalla Biblioteca e dall’Aula Magna fosse possibile assistere all’intervento di apertura, nel corso del quale – dall’Auditorium – la Dottoressa Federica Terzaghi, del Servizio Orientamento dell’Università Cattolica di Milano, ha affrontato il tema «Significato e dinamiche della scelta postdiploma e prospettive occupazionali» e il Professore Gabriele Scarascia Mugnozza, Pro Rettore dell’Università Sapienza, ha coinvolto i diplomandi in una pregnante riflessione sull’importanza di progettare il proprio futuro nella consapevolezza delle proprie attitudini e dando voce alle proprie aspirazioni.
Una consapevolezza – come ha sottolineato nel saluto iniziale Pasquale Galea, presidente della Fondazione – che Angelo Frammartino recava in sé con grande chiarezza e alla luce della quale riservava la sollecita attenzione di un fratello maggiore alle giovani generazioni le quali, come scriveva nel novembre 2005, «[si accingono] a muovere i primi passi, lasciando impronte sulla sabbia della Storia che è quella del mondo […]». La presenza di Silvana, mamma di Angelo, ha costituito un motivo di intensa emozione, conferendo un profondo significato alla Giornata, concepita nella prospettiva di concretizzare la costante cura con la quale la Fondazione si rivolge ai giovani anche accompagnandoli nel difficile compito di tracciare il proprio percorso di vita.
Una prospettiva che i diplomandi hanno fatto propria vivendo l’esperienza – per molti di loro totalmente nuova – di poter “esplorare” il vasto panorama al quale fino a quel momento avevano rivolto sguardi insicuri alla ricerca di propri punti di riferimento.
La partecipazione di numerosi Atenei al FrammaOrienta – l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Sapienza, l’Università di Teramo, la LUMSA, la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA), l’Istituto Europeo di Design (IED) – ha infatti consentito agli studenti l’avvio del complesso processo di ricerca di un punto di convergenza tra il percorso di studi e la realizzazione delle proprie aspettative personali e professionali, focalizzando l’attenzione sulle peculiarità delle differenti offerte formative presentate nell’ambito di tre macro aree – umanistica, scientifica e delle scienze sociali – coordinate rispettivamente da Fulvia de Thierry, da Mario Beccari e da Pasquale Galea.
Rivolgendosi alle centinaia di giovani interessati all’area scientifica, il professore Alberto Prestininzi, docente dell’Università Sapienza e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Angelo Frammartino, ha sottolineato l’importanza che le nuove generazioni possano acquisire la capacità di leggere criticamente e interpretare la realtà, cogliendo la complessità degli accadimenti naturali, sociali e politici al fine di individuare percorsi formativi e professionali che consentano di coniugare le aspirazioni personali con la necessità di salvaguardare patrimoni comuni quali la natura e il paesaggio, il territorio e la cultura, nel rispetto dei diritti di ciascuno, in quanto diritti di tutti.
Il contatto con le Università ha assunto la dimensione meno formale di un colloquio personalizzato nella fase conclusiva della Giornata, quando i partecipanti sono confluiti nella palestra dove, fin dal giorno precedente – con l’efficace contributo di tutto il Personale della struttura scolastica di via Tirso,e grazie all’infaticabile lavoro degli studenti Beatrice Canalella, Lorenzo Alessandrini e Francesco Fucile del Liceo Scientifico Peano, coordinati dalla loro professoressa Valentina Ciliberti – erano stati allestiti gli stand delle Università e del Centro di Servizi per il Volontariato del Lazio e dove l’invio di materiale informativo dall’Università degli Studi di Milano, dall’Università Commerciale Luigi Bocconi e dal Politecnico di Milano aveva consentito anche la predisposizione di un settore dedicato agli Atenei milanesi.
La disposizione circolare degli stand lungo il perimetro della grande palestra, richiamava, nel susseguirsi cromatico dei colori della Pace scelti per connotarli, il profondo significato sotteso all’iniziativa.
Al centro, lo stand della Fondazione Angelo Frammartino – affidato alle cure di Stefania Di Marco e di Martina Di Giacinto – con i pannelli posti a illustrare le attività della Fondazione e un simbolico percorso di riflessione sul tema della Pace: immagini e parole sospese sulla rete posta a segnare la linea di mezzeria tra le due parti del campo di pallavolo, spazio ideale di confronto nella vita come nello sport.
Nel momento in cui gli studenti, ansiosi di chiedere, di scoprire e di conoscere, hanno fatto, tutti insieme, il loro ingresso nella palestra, colmando quel grande spazio silenzioso con le loro voci e il dialogo sul loro futuro si è fatto più spontaneo e vivace, abbiamo avuto la certezza che Angelo fosse lì a condividere le loro speranze.
Ringraziamo di cuore tutte le persone le quali hanno creduto nella possibilità di dare vita a questo progetto e, con il loro impegno, hanno contribuito a tradurlo in intensa e vitale esperienza.
Monterotondo, 20 febbraio 2015