Il 24 febbraio lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati ha parlato di lettura, letteratura e viaggio con alcuni giovani del territorio.
Presso la Casa della Pace Angelo Frammartino, con il supporto della FrammaRadioWeb e da un’idea della professoressa Alessandra Valentini, si è dato inizio ad una serie di incontri con autori, dibattiti e letture per tutti i giovani di Monterotondo per riflettere insieme e confrontarsi.
Peace begins with you
Il progetto Peace begins with you: La Pace inizia da te si fonda sull’educazione alla Solidarietà, all’Integrazione, al Rispetto dei Diritti Umani e alla Pace ed ha come obiettivo la formazione di cittadini solidali e responsabili, aperti alle altre culture, liberi di esprimere i propri stati d’animo, capaci di gestire conflittualità e incertezze, operare scelte autonome e assumere decisioni volte all’affermazione della libertà e della giustizi
Il progetto vede l’educazione alla lettura come fondamentale per promuovere un’educazione alla cittadinanza, perché fa crescere delle competenze e delle abilità che sono necessarie per essere un buon cittadino e occuparsi del bene della comunità in cui si vive. Saper padroneggiare l’uso della parola consente di veicolare in maniera ancora più efficace i concetti sinora esposti così come fa lo scrittore Daniele Aristarco quando afferma che: “Leggere è un diritto inalienabile della persona, perché fornisce gli strumenti fondamentali per conoscere e comprendere il mondo”.
Eraldo Affinati
Ospite del primo incontro è stato lo scrittore e insegnate Eraldo Affinati che ha dialogato con i giovani sul suo rapporto con i libri e sulla sua esperienza di insegnante. Ha fondato nel 2008 insieme alla moglie Anna Luce Lenzi la Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti. La sua esperienza di insegnante è estremamente segnata dagli incontri con il mondo dei suoi studenti. Affinati ha raccontato di come la lettura di un tema di uno dei suoi studenti lo abbia portato a compiere un viaggio in Africa. Dalla carta al deserto africano, Affinati ha letto e scoperto la storia del suo studente diventandone parte.
<< Come avremmo potuto accontentarci della dichiarazione presente nel tema che lo scolaro mi aveva regalato? Erano parole speciali, diverse dalle altre. Sarebbe stato sufficiente citare il proponimento di Khaliq: “scostruire la mia vita”. Leggendo, si sentiva l’odore ella strada. Il vento del deserto. I pugni ricevuti e quelli dati. Quando piangi da solo sotto i ponti o ti metti a ridere senza motivo, vai a sederti a terra sull’ultimo vagone della metropolitana, spingi la faccia contro il vetro sporco, potresti anche credere di essere uno sputo della città. >>
Eraldo Affinati, Vita di Vita, 25
Affinati ha quindi mostrato come dalla lettura si può scoprire la realtà e che si può diventare cittadini consapevoli cominciando con l’essere lettori consapevoli.
La letteratura dà voce a tutti, portando alla luce le storie che meritano di essere ascoltate e le vite di tutti coloro che molto spesso non sono visti e riconosciuti dalla società.
<<La letteratura non serve a questo? […] Altrimenti sarà stato tutto inutile. La gente non saprà che sono esistito. Estrai dal cilindro il coniglio. Riconosci la mia vera cittadinanza. Certifica i singhiozzi. Documenta le fughe. Rappresenta le crisi. Celebra le vittorie. Definisci i valori. Pronuncia le condanne. Reclama i diritti. Rafforza la fede che mi ha spinto fino a te. Fammi capire chi sono. Ecco quello che lui, senza dirmelo, mi chiede.>>
Vita di Vita, 40-41