Dal FrammaDay al Premio Angelo Frammartino,
lungo il filo di una Vita generosa
«Fare l’Amore con la Non-Violenza per partorire la Pace dal grembo della società»: una frase di Angelo alla quale ci siamo ispirati nel porre le basi della Fondazione che porta il suo nome e nel dare vita ad una molteplicità di iniziative lungo la scia del suo esempio.
L’articolata dimensione, nazionale e internazionale, nella quale si sviluppano le attività che traggono impulso dai tre “cuori” della Fondazione – Monterotondo, Caulonia e Milano – costituisce l’esito della sinergia esistente tra la Fondazione e le Associazioni, gli Enti, gli Istituti scolastici e le Istituzioni presenti sul territorio.
Essa affonda le proprie radici nella condivisione dei valori della uguaglianza, della giustizia, della legalità democratica, nutrendosi del sostegno di quanti offrono il proprio contributo affinché le piccole gocce di solidarietà costituiscano il grande fiume al quale attinge la Fondazione per dare concretezza attuativa ai propri progetti.
Ed è proprio dal binomio identità – cooperazione che la Fondazione trae forza per proiettarsi verso il futuro. L’identità è per noi – come per ogni associazione di volontariato – non solo il fattore aggregante per quanti, in virtù dei principi e degli ideali, in tale identità si riconoscono, ma anche il frutto di una origine, di una genesi e di una ragion d’essere che, nel caso della Fondazione Frammartino, consiste nella volontà di conferire continuità al generoso esempio di Angelo.
Si costituisce in tal modo un prezioso elemento unificante il cui sviluppo va non solo custodito, ma alimentato e sostenuto con la stessa cura e saggezza con la quale la Natura fa crescere i grandi alberi nelle foreste: un patrimonio da tramandare alle giovani generazioni le quali, come scriveva Angelo nel novembre 2005, «[si accingono] a muovere i primi passi, lasciando impronte sulla sabbia della Storia che è quella del mondo […]».
Né, d’altra parte, si potrebbe pensare di prescindere dall’altra componente del binomio, la cooperazione, in quanto – oggi più che mai – la vera sfida per chi opera nell’universo del volontariato consiste nell’armonizzare la propria identità con la molteplicità dei soggetti, al fine di rafforzare la dimensione collettiva calandosi nelle realtà locali: se infatti il piano individuale si situa nella dimensione del senso della vita e il piano nel quale operano gli Enti e le Istituzioni in quello della valorizzazione delle risorse per il territorio, la sintesi è rappresentata dalla mission delle associazioni che, come la nostra Fondazione, raccolgono le energie di ciascuno facendole convergere nella rete della solidarietà.
Questo è l’orizzonte al quale afferiscono i progetti promossi dalla Fondazione Angelo Frammartino, nella costante ricerca di una formula atta a coniugare la necessità di preservare le proprie radici e la propria identità con quella di “fare rete” aprendosi alle realtà del territorio. Su questo orizzonte si staglia un filo intenso e multicolore che, sotteso agli ideali che hanno ispirato le scelte coraggiose di Angelo, fluisce simbolicamente nello spazio e nel tempo dal FrammaDay al Premio Angelo Frammartino, i due tradizionali eventi colmi di significati per la Fondazione e per quanti ne condividono il cammino.
Il FrammaDay coincide, il 28 di aprile, con l’anniversario della nascita di Angelo e, quindi, racchiude in sé il senso della pienezza e del valore della vita che il giovane volontario di pace ci ha trasmesso.
Nella stessa prospettiva, al Premio Angelo Frammartino è associata, nell’anniversario del tragico evento che ha stroncato la giovane vita di Angelo mentre portava un sorriso ai bambini palestinesi di Gerusalemme Est, la consapevolezza che il suo messaggio di pace e di solidarietà non è solo custodito con cura, ma alimentato anno dopo anno dalla condivisione empatica, traducendosi in atti concreti volti a costruire un mondo nel quale il diritto di ciascuno sia il diritto di tutti e la vita sia rispettata in tutte le sue molteplici forme.
Dedicato quest’anno al tema “Pace è…Armonia”, il Premio Angelo Frammartino è stato conferito alla memoria di Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore” di Pollica costantemente ispirato dall’amore per il “suo” mare, il quale ha fatto della difesa delle buone pratiche e di una limpida politica il principio ispiratore della propria funzione istituzionale e sociale fino al punto di sacrificare la propria vita, stroncata per mano e per volontà di coloro che continuano ad agire nella illegalità e nel disprezzo della Natura.
Nella ricerca di significati pregnanti e di consonanti sinergie, si collocano gli elementi di condivisione tra la Fondazione Frammartino e la Fondazione Vassallo, le creature ispirate ai “due Angeli” sottratti alla vita mentre erano impegnati a combattere due tra le più deprecabili forme di ingiustizia e di violenza: la sofferenza inflitta ai più deboli e la contaminazione dell’Ambiente che per tutti i cittadini del mondo dovrebbe, al contrario, rappresentare la “casa sicura” nella quale abitare.
Romina Frammartino, sorella di Angelo, ha consegnato il Premio Angelo Frammartino 2014 a Dario Vassallo, Presidente della Fondazione costituita in ricordo del fratello, il quale – nel corso dell’interessante dibattito condotto da Teresa Franco, Chiara Calò e Simone Vartolo – ha sottolineato che «la Fondazione Angelo Frammartino e la Fondazione Angelo Vassallo insieme continueranno a operare per la Pace nel mondo e per contrastare nel nostro Sud quella politica “feudale” che rischia di rendere la gente suddita e non cittadina».
Come nelle precedenti edizioni, la cerimonia di consegna del Premio Angelo Frammartino ha visto in primo piano i giovani e i bambini, sotto la guida – quest’anno – di fratello Frédéric Vermorel dell’Eremo di Sant’Ilarione e di Suor Sandra del Piccolo Eremo delle Querce in Santa Maria di Crochi.
In concomitanza con la Cerimonia di consegna del Premio ha avuto luogo, a cura del presidente della Fondazione Angelo Frammartino, anche la proclamazione dei vincitori delle quattro Borse di Studio assegnate nell’ambito del Bando 2014-2015, un momento carico di valenze simboliche.
A un capo del filo, infatti, il FrammaDay si propone quale momento “istituzionale” di presentazione dei lavori di ricerca svolti dai vincitori del precedente Bando di Borse di Studio “Giovani pensieri per una cultura di Pace, Diritti, Legalità, Convivenza tra i Popoli”, e di lancio del nuovo Bando; all’altro capo del filo, ma in una dimensione di circolarità che presuppone una rigenerazione continua, il Premio Angelo Frammartino è l’occasione ufficiale per la proclamazione dei vincitori.
Attività, quindi, che pongono in risalto la costante attenzione della Fondazione verso i giovani, offrendo loro la possibilità di approfondire gli studi e le conoscenze su temi di grande interesse sociale che erano stati al centro dell’impegno civile di Angelo, nella lungimirante logica del messaggio che ci ha lasciato dedicando ai suoi compagni, e in generale al mondo dei giovani, la premurosa attenzione di un “fratello maggiore”.
Il messaggio video di Luisa Morgantini dai territori palestinesi si è inserito, poi, in modo coinvolgente nella dimensione di una riflessione sulla sofferenza delle popolazioni civili che patiscono il dramma della guerra, facendo vibrare ancora una volta le sensibili note legate al ricordo di quel viaggio intrapreso da Angelo nel 2006 con il generoso entusiasmo di chi vuole dedicare la propria estate a bambini che raramente provano la gioia di un sorriso.
È intervenuto anche Franco Cagliuso, Vice Sindaco di Caulonia, per testimoniare alla Fondazione Angelo Frammartino la propria vicinanza e quella della Cittadina calabrese.
Di Pierangelo Frammartino, cugino di Angelo, artefice e animatore dell’Evento insieme ai “Ragazzi di Caulonia”, le sentite parole di ringraziamento rivolte alle numerose persone presenti e il caloroso arrivederci alla edizione 2015 del “Premio Angelo Frammartino…Pace è…”.
Commosse e commoventi note, raccolte e riprese con delicatezza dalle fresche voci del Coro delle Piccole Gocce diretto da Lalla Audino che – in una simbolica identificazione con le “piccole gocce” delle quali si nutre il fiume della solidarietà – hanno accompagnato la conclusione di questa edizione del Premio Angelo Frammartino.
Poi, quando – scesa ormai la sera – i riflettori si sono spenti e l’eco delle canzoni dei bimbi si è diffusa nel cielo stellato di San Lorenzo, sotto i grandi alberi del giardino della Villa “Angelo Frammartino” nelle nostre menti e nei nostri cuori già iniziavano a sostanziarsi i pensieri per le nuove attività del prossimo autunno: è il fluire lungo il filo di una Vita generosa che continua – come l’acqua sulla pietra verso il giovane albero di ulivo nei giardini di Caulonia intitolati a Angelo – nelle molteplici, sempre nuove, forme di generosità e nell’impegno di quanti proseguono, insieme, il cammino sulla via che Angelo ci ha indicato.
Pasquale Galea
Presidente della Fondazione Angelo Frammartino Onlus
Caulonia, 10 agosto 2014