“La cultura, o civiltà, intesa nel suo senso più ampio, è quell’insieme complesso che include le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società” (Edward B. Taylor, Primitive Culture)
È partito in questi giorni il nuovo progetto elaborato dalla Fondazione in collaborazione con le scuole medie inferiori di Monterotondo, Fontenuova e Mentana “Percorsi di Pace – tracciati dai colori vivaci, segnati da sguardi curiosi”. Un’attività che, insieme alle Borse di Studio “Angelo Frammartino” e al programma di cooperazione in favore dei giovani palestinesi di Gerusalemme, conferma la nostra scelta di fare dell’investimento educativo un’irrinunciabile priorità.
I ragazzi e i giovani che possiamo incontrare, qualunque età vivano e qualunque terra abitino, non sono per noi destinatari passivi di un attivismo sterile, ma anzitutto persone chiamate ad assumersi, ciascuno in modalità peculiari, una responsabilità di cittadinanza, il compito arduo ma sempre necessario di rendere il nostro mondo, i suoi tempi, i suoi luoghi e le nostre civiltà casa per tutti.
Siamo convinti che la violenza attecchisca dove la cultura retrocede, dove l’elaborazione collettiva di linguaggi, stili di vita ed esperienze lascia il posto a tanti “Io” incapaci di relazione.
Per questo sentiamo l’esigenza di dialogare con le scuole, con le università, con tutti i laboratori permanenti di incontro e formazione; di essere una realtà aperta e permeabile alle diversità che questi esprimono; di riconoscere nella figura dei formatori, siano essi insegnanti, educatori, volontari a diversi livelli un compito fondante in ogni società.
Un compito che, nella misura in cui siamo capaci, anche noi vogliamo assumerci e al quale vogliamo dare un profilo qualitativo sempre più alto.