Un brano dell’articolo, tratto da OMNIROMA, pubblicato su “La Gazzetta del Sud Africa” l’11 maggio 2007.
Lilongwe, 28 aprile 2007 – Angelo Frammartino avrebbe compiuto oggi 25 anni. Nel cuore del Malawi, nella periferia della capitale Lilongwe, è stato festeggiato quello che il padre del volontario di Monterotondo, ucciso lo scorso agosto a Gerusalemme, ha definito “il suo più bel compleanno”.
A Nkhukwa, nella periferia della capitale, è stata infatti inaugurata dal sindaco Walter Veltroni, una scuola che porta il nome di Roma, ma che è stata proprio dedicata a Frammartino. Un’inaugurazione avvenuta alla presenza di centinaia tra bambini, adulti, autorità locali, e i 100 studenti delle scuole superiori della capitale. Grazie al loro impegno, durante l’anno scolastico in corso, è stato possibile raccogliere i 60mila euro necessari per costruire e ristrutturare una sezione della “Primary School”, che sarà in grado di ospitare nelle sue 10 aule oltre 900 bambini. Michelangelo Frammartino, il papà del volontario di Monterotondo, ha voluto ringraziare il sindaco, che era accompagnato dall’assessore alle Politiche educative, Maria Coscia, per “aver iniziato insieme un nuovo percorso di pace”.
“Angelo era andato a Gerusalemme per portare un sorriso ai bambini – ha ricordato il papà tra le lacrime – adesso la famiglia vuole portare avanti i suoi ideali”.
“Abbiamo voluto dedicare questa scuola a un ragazzo che è parte della nostra città – ha sottolineato il sindaco – era un ragazzo impegnato per la pace”. “Questo viaggio è importante – ha detto Veltroni – perché i ragazzi che vengono qui restano colpiti e vogliono essere coinvolti nei progetti con l’Africa. È un modo per tenere vivo il senso meraviglioso di questi giovani”.
Il cugino di Frammartino, Pierangelo, ha donato alla scuola 8 stampe che erano state abbozzate da Angelo prima che venisse ucciso. “Vorrei ricordare una frase che ci aveva detto mio cugino – ha aggiunto parlando al termine dell’inaugurazione – ‘Fare l’amore con la non violenza per partorire la pace dal grembo della società’”.
I lavori per l’edificio scolastico sono iniziati il 20 gennaio per concludersi la prima settimana di aprile. Oltre alla ricostruzione di 3 aule, sono stati realizzati ex novo altri due locali. A curare sul posto la realizzazione della struttura oltre che la sua gestione sono stati i padri comboniani, presenti nella regione con numerosi progetti di assistenza alle popolazioni locali. All’interno della stessa scuola un’aula porta il nome di Giulia Songini, una studentessa del liceo Augusto impegnata nel progetto Roma-Africa e scomparsa lo scorso marzo. Veltroni, che ha parlato alla presenza del ministro dell’Educazione del Malawi, ha detto che “la cosa più importante è che più di 800 bambini ora hanno una scuola, e che altri 100 ragazzi di Roma hanno imparato la durezza e la grandezza dell’Africa”. “Roma ha l’Africa nel cuore perché non è una città egoista. Perché è una città in cui i ragazzi dedicano il loro tempo per un’iniziativa che avrà un ruolo importante nella loro vita”. Walter Veltroni ha appena inaugurato la scuola Roma nella periferia di Lilongwe, capitale del Malawi.
È la terza volta in 3 anni che il sindaco scopre una targa per ricordare l’impegno dei giovani di Roma. È accaduto in Mozambico, nel 2004, poi in Rwanda, nel 2005 e adesso in Malawi. Intorno a lui ci sono i 100 studenti delle 21 scuole romane che hanno aderito al progetto del Comune Roma-Africa, un progetto fatto di lezioni a tema, di proiezioni di filmati ma anche di raccolta fondi. È grazie ai giovani romani che sono stati raccolti 60mila euro necessari per la costruzione dell’edificio scolastico.