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Insieme vogliamo provocare un altro futuro

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Il prossimo 20 marzo si celebrerà a Milano la XV giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera. Con l’adesione a questo appuntamento la Fondazione dà il via alle iniziative previste per la primavera 2010 le cui prossime tappe saranno il FrammaDay il 24 aprile a Monterotondo (RM) ed il consueto appuntamento del 28 aprile che quest’anno di svolgerà presso la sede di Palazzo Valentini a Roma. Le due giornate sono rivolte al mondo dei giovani e dedicate al mondo della musica, del teatro e delle arti visive. La stagione primaverile si concluderà con la partecipazione alla marcia Perugia – Assisi il 16 maggio.

Pubblichiamo il testo dell’appello firmato congiuntamente da Libera e dalla Tavola della Pace dal titolo “Insieme vogliamo provocare un altro futuro”.

Al di là del significato più usato del termine “provocare” che ci ha abituati ad associarlo all’idea della sfida anche violenta, la radice di questa parola ha un senso molto vicino a quello che è stato e vorremmo continuasse ad essere il nostro percorso.

Provocare, chiamar fuori. Provocare, non tacere, rompere i muri di tutte le omertà.

Provocare vuol dire riconoscere che i nostri silenzi non sono mai neutri. Tacere è stare dalla parte del più forte e rinunciare alla fatica di cercare una prospettiva più giusta sul mondo di oggi e sulla vita di chi ci è accanto.

“Insieme vogliamo provocare un altro futuro”. Vogliamo chiamar fuori dalle realtà vicine e lontane nuovi punti di vista e nuove possibilità.

C’è un unico filo che lega la XV Giornata della memoria e dell’impegno che sabato 20 Marzo celebreremo a Milano insieme ai familiari delle vittime delle Mafie e la Marcia per la pace Perugia-Assisi del prossimo 16 maggio 2010. E’ la nostra vicinanza alle vittime, a tutte le vittime delle mafie, delle guerre, della violenza, della miseria, delle ingiustizie e dell’illegalità. Insieme a loro, senza confini né riguardo al colore della pelle o alla forma degli occhi, vogliamo rinnovare la domanda urgente di giustizia, di pace e di rispetto dei diritti umani.

Abbiamo bisogno di camminare insieme, perché la pace per noi è sinonimo di serenità, di legalità, di uguaglianza, di diritti umani, di dignità della vita umana. Dobbiamo camminare insieme, oggi più che mai, per unire l’impegno per la legalità e la pace. Per dire basta a tutte le forme di violenza e di razzismo, all’individualismo dilagante, insofferente di regole e responsabilità. Per riaffermare con forza che libertà vuol dire più responsabilità e partecipazione di ciascuno.

Questa non è solo una crisi economica: è una crisi politica, sociale, ambientale, etica e culturale. E’ la crisi dei diritti, delle prospettive, delle pari opportunità, delle speranze. Per uscire da questa crisi dobbiamo rimettere al centro della nostra vita i valori che sono iscritti nella Dichiarazione Universale dei diritti umani, nella Carta delle Nazioni Unite e nella nostra Costituzione.

C’è un unico filo e per questo percorriamo le strade insieme, incontriamo i giovani nelle scuole e nelle università, entriamo nei luoghi in cui la gente vive, soffre e continua a sperare, contrastiamo ogni forma di indifferenza, di inerzia e di rassegnazione, rafforziamo i legami di legalità, di responsabilità e di pace. Insieme vogliamo provocare un altro futuro.

Camminiamo dunque insieme il 20 marzo a Milano, camminiamo dunque insieme il 16 maggio da Perugia ad Assisi, unendo queste coscienze, queste sensibilità, questa responsabilità, unendo memoria, coraggio e profezia per stare dentro la storia, ognuno di noi da protagonista. Unisciti anche tu. E’ il noi che vince.

Libera – Tavola della pace

11 marzo 2010

 

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